Annotazioni sul Boxer del Dr. Tommaso Bosi – Rivista Boxer 19762022-11-12T14:22:58+01:00

Il Boxer apparve in Italia relativamente tardi, verso il 1930. Inizialmente si trattò di importazioni sporadiche dalla Germania, dalla Francia e dalla Svizzera, senza seguito in allevamento.
Il primo allevamento italiano di Boxer veramente importante fu l’allevamento “Di Ponente” del conte E. Douglass Scotti di Vigoleno.

Egli importò da Monaco di Baviera la femmina Rassel v.d. Wurm, figlia di Zimmi v. Dom che diventò Campionessa italiana ed una importante fattrice, producendo fra l’altro Raul di Ponente che fu il primo boxer nato in Italia proclamato Campione e numerosi altri soggetti di notevoli qualità per quei tempi e in quelle circostanze.

Poco prima era stata importata a Roma una coppia di notevole valore, che però non ebbe molto seguito in allevament Resi v.d. lckstadt e Drill v. Baurenberg.
Seguirono poi altre importazioni; fra le altre sono rimaste nei pedigree dei nostri boxer attuali Vera v.Grunen Inn, Bayard v.d.Wurm e Osko v.d.Wurm.

Successivamente, dal 1935 al 1940, il cerchio di allevatori si va lentamente allargando, appaiono allora l’allevamento “Virmar” del comm. Mario Confalonieri e l’allevamento “Val di Senio” del dr. Tommaso Bosi.
Il primo importa Alf von Christofsbad e qualche altra buona femmina, il secondo seleziona il miglior sangue esistente già in Italia e precisamente quello di Rassel v.d.Wurm e di Resi v.d. lckstadt; poi scoppia la seconda guerra mondiale e di boxer se ne riparlerà solo dopo il 1945.
Fu allora che si rivelò il buon lavoro di impostazione compiuto in precedenza da questi due allevamenti, con una serie di soggetti che ottennero notevoli successi.

Fra gli altri primeggiò di gran lunga il Campione Coo di Virmar , che in assoluto era il boxer veramente di qualità e tale che avrebbe potuto fronteggiare senza timori anche i boxer prodotti successivamente attraverso una più dura selezione, e alcune femmine Val di Senio, Duccia, Este, Guelfa, Furia, ecc.
Nella lotta tra questi due allevamenti se ne inseriscono anche altri che tuttavia, dopo le prime delusioni seguite ai primi successi, scomparvero senza lasciare traccia.

Ma partendo appunto da un gruppo di femmine Val di Senio, l’Allevamento “di Cittanova” del Dott. Mola rivelò invece di essere fatto dì ben altra pasta e dimostrò subito fin dall’inizio di avere tutte le qualità che occorrevano per raggiungere qualunque traguardo, ambizione, determinazione, conoscenza della razza, pazienza, tenacia da Bulldog. Le rivalità, tra questi tre allevamenti si accesero subito violente, dentro e fuori dal Ring.

Nessuno era disposto a dare la benché minima soddisfazione ai rivali… e poiché la supremazia dell’allevamento Virmar si era venuta sempre più imponendo in virtù della qualità dei prodotti (in particolare delle teste) e per la eccezionale tecnica di propaganda e di lancio dei suoi prodotti, in cui il Confalonieri era maestro inimitabile, si venne a creare in diversi altri allevatori uno stato di insofferenza e di intolleranza notevoli.

Fu così che alcuni si rivolsero all’estero per monte o per importare riproduttori particolarmente qualificati, così da poter avere a disposizione il boxer per battere il Virmar.
Questo è stato il più grande merito del Confalonieri nella storia del boxerismo italiano; di aver cioè costretto a rivolgersi all’estero allevatori con notevoli qualità, per l’importazione di sangue che avrebbe poi lasciato una traccia importantissima negli anni che seguirono.

Senza Confalonieri certamente il Boxerismo italiano avrebbe dormito ancora per molti anni nel suo letto e non avrebbe certamente conosciuto tutti i successi che ne hanno caratterizzato questi ultimi due decenni.
Altra fortuna per il Boxer italiano fu che gli allevatori che si rivolgevano all’estero non importavano o non sceglievano a scatola chiusa o quello che gli veniva consigliato, ma si documentavano con puntiglio, decidevano a ragion veduta senza farsi suggestionare dai grandi nomi o dalle apparenze.
Fu cosi che arrivarono in Italia successivamente Nestor v.d. Boxerstadt, Rola v.d. Reiterstadt Werden, Eitel v. Altenau, Pitt von Ostara, Carlo v. Fels ecc..

Da Nestor e Rola, di proprietà del prof. Giani di Torino, nacquero praticamente due sole femmine: Peterhund Loni e Peterhund Luzi; ma da Loni, Bundessiegerin e grande vincitrice in Germania, nacque poi oltre al Bundesieger e Klubsieger Uranus v.d. Reiterstadt , un notevole numero di ottimi riproduttori.
Si può anche affermare che tutto il buonissimo sangue Von Reiterstadt presente nei pedigree odierni, trae origine da Loni; da Luzi, con Eitel v. Altenau, nasce il Camp. Cocco dei Dogi di Venezia , uno dei Boxer più coronati di tutti i tempi, che con Carlo von Fels fu uno dei migliori pilastri dello allevamento italiano.
Con Carlo von Fels l’allevamento di Cittanova produsse la Campionessa del Mondo Oly di Cittanova , la Bundessiegerin Top di Cittanova e numerose altre fattrici che lasciarono una grande impronta negli allevamenti che se ne servirono.

Furono i discendenti dì questi Boxer che portarono l’allevamento italiano a vette mai raggiunte ne prima ne dopo, fra gli anni 1955 e 1965, e a parità di valore con i più qualificati concorrenti d’oltre Alpe.
Molti altri allevatori sono passati dai clamori trionfanti che li accompagnarono in vita, al silenzio dovuto alla scomparsa del loro affisso dai pedigree degli attuali Boxer di punta italiani, ma i nomi dell’ Allevamento Peterhund del prof. Giani e di Cittanova del Dr. Mola non scompariranno mai, venti anni di lotte e di selezione hanno costituito per loro il più difficile e positivo collaudo.
Parallelamente a questi due allevamenti stava frattanto lavorando molto più modestamente e tuttavia con idee abbastanza chiare l’allevamento Val di Senio.

Tra il 1952 e il 1954 esso sostituì tutti i suoi antichi riproduttori e importo fra l’altro Pitt von Ostara, nato da quell’accoppiamento considerato ideale e allora ricercatissimo di Edler v.d. Fuhlenburg con una figlia di Arno von Isebeck; fra l’altro la madre di Pitt non era una sconosciuta, ma proveniva da quello allevamento von der Reìterstadt che da anni stava già allevando il Boxer con una selezione del Tipo, delle Forme e del carattere assai rigida e con risultati davvero eccellenti.

Del resto anche Eitel nasceva da una analoga combinazione di linee di sangue ed era stato questo uno dei motivi che avevano spinto il prof. Giani e in parte anche il sottoscritto, a caldeggiare vivamente l’importazione di questo stallone.
A Pitt seguì una figlia di Abra Dahra of Sirrah Crest su sangue prevalentemente von Dom e le femmine nate da questo accoppiamento furono successivamente presentate sia a Carlo Von Fels sia a Cocco dei Dogi di Venezia.

Il primo migliorava la costruzione, il secondo rafforzava il tipo.

Successivamente fu inserito il sangue di Godewind von Dom , il quale fece la sua prima monta proprio con Pepi Val di Senio e produsse prima Alfa, madre di Luca Val di Senio , campione d’Italia e di Svizzera, e poi Eclipse Val di Senio , che fu il primo Boxer maschio italiano a conquistare il titolo di Bundessieger.
Fino a questo punto, Val di Senio aveva fuso nel suo lavoro i concetti e le idee del prof. Giani e del Dr Mola, dei quali era stato volta a volta discepolo e compagno di cordata, rivale ed amico, estimatore e critico.